Il verbo è la parte più importante di una proposizione, senza di esso la frase non avrebbe senso. In latino, come in italiano, il verbo indica un’azione, uno stato o un modo di essere.

In italiano ci sono tre coniugazioni, in latino c’è ne sono quattro che si distinguono per la terminazione all’infinito presente.

Quando sulla prima e di ere della terza coniugazione latina non è presente l’accento significa che è breve.

 

1° CONIUGAZIONE -āre am-āre amare
2° CONIUGAZIONE -ēre mon- ēre ammonire
3° CONIUGAZIONE -ere(accento breve) leg-ere leggere
4° CONIUGAZIONE -īre aud-īre udire

In un verbo in latino si tiene conto della forma, detta anche diatesi, del modo, del tempo, della persona e del numero.

La forma o diatesi

Il verbo presenta tree forme e cioè:

  • quella attiva dove il soggetto compie l’azione e i verbi possono essere usati in modo transitivo o in modo intransitivo.(solo i verbi transitivi ammettono la forma passiva)
  • la forma passiva quando il soggetto, subisce l’azione;
  • la forma deponente è quella dei verbi che hanno una forma passiva ma un significato attivo.

Il modo

Anche in latino come in italiano abbiamo molti modi che si dividono in finiti e infiniti.

I modi finiti possiedono una desinenza propria, sia al singolare che al plurale e sono indicativo, congiuntivo e imperativo.

  • L’indicativo esprime un’azione avvertita come reale , quindi racchiude la sfera della realtà e dell’oggettività.
  • Il congiuntivo esprime un’azione avvertita come possibile, quindi racchiude la sfera della soggettività.
  • L’imperativo esprime un comando e ha solo la 2° persona singolare e plurale.

I modi infiniti o indefiniti sono l’infinito, il gerundio, il supino, il participio e il gerundivo. Essi non hanno un soggetto , non hanno desinenze personali , ma presentano una forma unica in tutte le persone.

 

Il tempo

Il tempo indica quando avviene l’azione. In latino i tempi sono sei : presente, imperfetto, perfetto, piuccheperfetto, futuro semplice e futuro anteriore. Solo l’indicativo li possiede tutti; il congiuntivo ha solo il presente, l’imperfetto, il perfetto e il piuccheperfetto; l’imperativo il presente e il futuro; gli infiniti il presente, perfetto e futuro.

Il perfetto indicativo che in italiano non abbiamo traduce il passato prossimo, il passato remoto e il trapassato remoto dell’indicativo. Il perfetto congiuntivo traduce il passato del congiuntivo

Per gli infiniti con perfetto si intende passato.

Il piuccheperfetto indicativo traduce il trapassato prossimo, quello congiuntivo traduce il trapassato e il condizionale passato.

L’imperfetto congiuntivo che oltre a svolgere la funzione di imperfetto può essere tradotto anche come presente condizionale

In latino si suole fare una suddivisione tra tempi principali e tempi storici. Sono principali se sono riferiti al presente o al futuro; sono storici se esprimo un concetto riferito al passato.

La persona e il numero

Il verbo latino, come quello italiano ha due numeri e cioè singolare e plurale e sei persone (prima, seconda e terza), tre al singolare e tre al plurale.

Anche in latino ci sono i verbi impersonali che sono quelli usati solo alla 3° persona singolare.

Ogni verbo possiede come in italiano la radice, il suffisso e la desinenza.

Prendiamo per esempio laudant e vediamo com’è composto.

radice                            vocale tematica                     desinenza

laud-                         -a-                             -nt

L’unione della radice con la vocale tematica si chiama al tema verbale ed è diverso per ogni coniugazione.

Invece l’insieme della vocale tematica + il suffisso + desinenza dà l’uscita o la terminazione.

Per esempio laudabant, quindi -abant è l’uscita o terminazione.

In definitiva la vocale tematica si trova tra radice e suffisso; il suffisso può essere di diversi tipi. Invece la desinenza ci permette di capire nei modi finiti le persone, il numero e il caso.

Se cerchiamo un verbo sul vocabolario questo sarà rappresentato dal paradigma che è formato da cinque forme:

  • la 1° persona singolare del presente indicativo attivo;
  • l’uscita o terminazione della 2° persona singolare del presente indicativo;
  • la 1° persona singolare del perfetto indicativo; trascritta per intero o solo nell’uscita o terminazione;
  • l’uscita o terminazione dell’infinito presente attivo.

Alcuni paradigmi sono: laudo,-as.-avi, -atum, -are;\  lego,is , legi, lectum, legere

Per ottenere il tema del presente e quindi poterlo ricercare sul vocabolario basta togliere l’uscita o terminazione della prima persona singolare del presente indicativo che sono:

1° CONIUGAZIONE   -o

2° CONIUGAZIONE  -eo

3° CONIUGAZIONE  -o

4° CONIUGAZIONE  -io

Ovviamente per ottenere il tema del presente si può partire anche dall’infinito presente.

Per ottenere il tema del perfetto basta sottrarre alla voce del perfetto indicativo fornita dal vocabolario l’uscita -i propria della prima persona singolare.

Per ottenere il tema del supino basta sottrarre la terminazione -um alla voce del supino fornita dal vocabolario.

I temi principali del latino sono: il tema del presente, del perfetto e del supino. Da questi tre temi principali si formano tutti i tempi.

TEMA DEL PRESENTE TEMA  DEL PERFETTO TEMA DEL SUPINO
presente indicativo perfetto indicativo supino attivo
presente congiuntivo perfetto congiuntivo supino passivo
presente imperativo perfetto infinito participio perfetto
presente infinito piuccheperfetto indicativo participio futuro
presente participio piuccheperfetto congiuntivo infinito futuro attivo
imperfetto indicativo futuro anteriore indicativo infinito futuro passivo
imperfetto congiuntivo tutte le voci passive formate col participio perfetto
futuro semplice indicativo
futuro imperativo
casi del gerundio
casi del gerundivo

 

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