Sotto il manto d’asfalto delle strade cittadine sono presenti gli impianti di distribuzione dell’acqua potabile, del gas, dell’energia elettrica, del telefono e della fognatura.

Durante la costruzione dell’edificio vengono fatti gli allacciamenti verso i vari impianti.

Impianto elettrico

La corrente elettrica viene distribuita in tutta la città attraverso i cavi di bassa tensione (220V) collocati sotto i marciapiedi. Da questi parte dei fili avvolti in una guaina isolante che arriva alla scatola di derivazione; da essa parte una linea indipendente che passa per il contatore e va ad un appartamento. I fili entrano nell’appartamento dove c’è l’interruttore centrale, da esso si diramano molti fili che entrano in ogni stanza e arrivano a tutte le prese.

Importante che vi sia presente in ogni appartamento o edificio un salvavita che disattiva istantaneamente l’impianto in caso di contatto accidentale con cavi o apparecchi sotto tensione.

Impianto idrico

L’acquedotto comunale raccoglie l’acqua dal sottosuolo , la purifica e la invia lungo grandi tubazioni, che passano sotto al suolo, a tutti gli edifici con  tubi di diametro sempre minore. Il tubo viene incassato lungo il muro dell’edificio con le deviazioni per ogni appartamento. L’acqua sale per la pressione esercitata dalle macchine dell’acquedotto oppure è pompata dall’aria in pressione dell’autoclave.

L’acqua arriva a un contatore che ha la funzione di misurare il consumo del singolo edificio o di una famiglia.

L’impianto idrico comprende due impianti che lavorano in parallelo, il 1° porta acqua potabile, il 2° allontana l’acqua usata e la porta nella fognatura.

Gli apparecchi igienico- sanitari sono collegati sia alla rete idrica in entrata si a quella di scarico cioè le fogne.

Le acque di scarico uscenti dai lavabi, dalle vasche, dagli elettrodomestici chiamate acque bianche si uniscono alle acque luride (scarichi dei gabinetti) e vanno a finire nelle fogne. Da qui verranno inviate agli impianti di depurazione. Dove non esiste la rete fognaria, le acque di scarico sono convogliate nei pozzi neri che poi sono periodicamente svuotati , oppure nelle vasche di raccolta dove l’acqua viene depurata grazie all’azione di batteri.

    

Impianto termico

L’impianto di riscaldamento in un edificio può essere autonomo o centralizzato. Nelle case di abitazione il sistema più comune è quello a termosifoni in cui circola acqua calda. Se l’impianto è centralizzato vorrà dire che in uno scantinato sono installati il bruciatore e la caldaia. I tubi di salita dell’acqua che rappresentano la colonna montante, portano l’acqua ai termosifoni installati in ogni camera. Poi vi è una tubatura in discesa, detta colonna di ritorno. che riporta l’acqua nella caldaia.

Impianto del gas

L’impianto del gas serve non solo ad alimentare i fornelli della cucina, ma anche a riscaldare l’acqua.

Il gas più usato è il metano, le società lo distribuiscono attraverso tubazioni in cui il gas circola sotto pressione. Le condutture montanti salgono sull’esterno dei muri delle case, senza incassarle, per evitare rischi di esplosione.

Essendo più pesante dell’aria, il gas si accumula di preferenza verso il basso: quindi in caso di guasto, è meglio spalancare una porta invece che una finestra.

Lo scoppio dovuto a perdite di gas si verifica quando in un ambiente chiuso si crea una concentrazione di metano dal 4 al 16%, e c’è una scintilla che innesca lo scoppio.

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