La prima rivoluzione industriale ebbe inizio in Gran Bretagna alla fine del Settecento. Durante la prima metà dell’Ottocento si estese in molti paesi dell’Europa Occidentale fino a raggiungere anche gli Stai Uniti.
Con la nascita delle industrie crebbe la produzione perchè cambiò il modo di produrre. Per la prima volta tutti i lavoratori erano riuniti in uno stesso luogo che appunto era la fabbrica.
I simboli della prima rivoluzione industriale furono la macchina a vapore e le ferrovie. Infatti nel 1814 fu sperimentata la prima ferrovia, che nel giro di pochi decenni si diffuse a dismisura. Proprio ciò comportò la ricerca di nuove fonti energetiche visto che la richiesta aumentava.
Questo grande sviluppo industriale conobbe però una lunga interruzione tra il 1873 e il 1896. Questo perchè i prodotti non trovavano più compratori e quindi la produzione industriale cominciò a diminuire.
Questa crisi fu chiamata grande depressione e fu conseguenza proprio della rivoluzione industriale stessa. Dopo che tutti i più ricchi stati europei avevano terminato la costruzione delle ferrovie le industrie del settore cominciarono ad andare in crisi. Inoltre, incominciarono ad essere venduti anche prodotti agricoli provenienti dall’America portando a un calo dei prezzi e quindi ciò fu un grave danno per i produttori europei.
Questa crisi portò a un peggioramento delle condizioni di vita della maggior parte della popolazione europea e anche a causa della forte crescita demografica una gran parte della popolazione fu costretta ad emigrare, per lo più verso l’America.
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