La Moldavia confina a ovest con la Romania e a nord, sud ed est con l’Ucraina. Quindi è un piccolo stato dalla forma allungata situato tra Ucraina e Romania.
Fino al 1991 faceva parte dell’Unione Sovietica.
Il territorio è pianeggiante con interruzioni di colline di origine calcarea. I fiumi principali sono il Prut, che segna il confine con la Romania e il Dnestr, vicino al confine con L’Ucraina.
Più della metà della popolazione vive in campagna ed è costituita per la maggior parte da moldavi, ma vi sono anche minoranze di ucraini, russi e romeni.
La lingua parlata è il moldavo, che è affine al romeno, ma si parlano anche il russo e l’ucraino.
La religione più diffusa è quella ortodossa.
All’inizio era abitata da sciti e daci, ma poi fu annessa all’Impero romano tra il II e il III secolo. Fu poi invasa dagli unni, goti e slavi. Dal Trecento all’Ottocento fu sotto il dominio dei turchi. Fu poi ceduta alla Russia da cui si è resa indipendente nel 1918, unendosi alla Romania. La Russia sovietica riuscì a riaverla e divenne indipendente nel 1991.
La Moldavia è uno dei Paesi più poveri in Europa; l’economia è basata sull’agricoltura, favorita da terreni molto fertili. Tale settore produce cereali, barbabietole da zucchero, uva, tabacco. Un settore importante è quello della produzione vinicola, infatti vengono prodotti vini di alta qualità.
L’industria è ancora molto arretrata, quella presente è essenzialmente agroalimentare.
Per la fornitura di energia il Paese dipende dalla Federazione Russa.
La capitale è Chisinau, essa è la sola grande città, quindi è il centro economico e culturale del Paese. La seconda è Tiraspol.