Il testo poetico è un testo particolare con il quale l’autore si propone di esprimere sensazioni, pensieri e stati d’animo, esaltando al massimo la capacità espressiva del linguaggio.
Tutte le regole per ordinare e strutturare una poesia sono racchiuse in una disciplina chiamata metrica.
Tuttavia, già da qualche secolo i poeti hanno cominciato a disubbidire alle regole della metrica per potersi esprimere liberamente.
Il verso
Prima di tutto dobbiamo dire che le poesie sono formate di righe che vengono chiamati versi. Il verso è l’unità fondamentale del testo poetico ed è costituito da una serie di sillabe. La sillaba con la vocale accentata si chiama tonica, quella non accentata atona .
Il verso ha una lunghezza variabile a seconda del numero di sillabe che lo compongono. I versi tradizionali italiani sono costituiti da un numero predeterminato di sillabe dal quale prendono il nome.
bisillabo → 2 sillabe
trisillabo → 3 sillabe
quadrisillabo → 4 sillabe
quinario → 5 sillabe
senario → 6 sillabe
settenario → 7 sillabe
ottonario → 8 sillabe
novenario → 9 sillabe
decasillabo → 10 sillabe
endecasillabo → 11 sillabe
La strofa
Ogni gruppo di versi viene chiamato strofa, distinti da uno spazio bianco, in cui una poesia può essere ordinata.
Le poesie tradizionali sono divise in strofe regolari e sono scandite anche dalle rime; le poesie moderne sono composte da strofe libere o non hanno strofe.
Vi sono vari tipi di strofa che prendono il nome dal numero di versi che le compongono.
distico → strofa di due versi
terzina → strofa di tre versi
quartina → strofa di quattro versi
sestina → strofa di sei versi
ottava → strofa di otto versi
Una poesia può essere formata anche da strofe con un numero diverso di versi come il sonetto che è formato da due quartine e due terzine.
Gli accenti tonici
Le poesie si distinguono dalla prosa perchè ha un ritmo suggestivo, creato dal suono e dall’accento delle parole e anche dalla disposizione di queste ultime.
Ogni parola in italiano ha un accento tonico , cioè ogni parola ha una sillaba e una vocale su cui la voce cade con più forza quando viene pronunciata.
Succéde; giòrno; famìglia; età; màgico ecc.
A seconda della posizione dell’accento tonico le parole si distinguono in:
- tronche → accento tonico (e grafico) va sull’ultima sillaba (però, andò, libertà, città ..)
- piane →accento tonico va sulla penultima sillaba (camìno, ballàre, càne …)
- sdrucciole → accento sulla terzultima sillaba (édera, sàbato, dàcile …)
- bisdrucciole → accento sulla quartultima sillaba (dìteglielo, scìvolano…)
La rima
Due parole fanno rima quando sono identiche a partire dall’accento tonico. Si ha la rima solo tra parole con lo stesso accento: parola tronca con parola tronca, piana con piana e così via.
Nelle poesie tradizionali le rime formano degli schemi ben precisi e sono:
- Rima baciata: i versi fanno rima a due a due secondo lo schema AABB.
- Rima alternata: si alternano le rime nei versi pari e dispari con lo schema ABAB.
- Rima incrociata: le rime sono una dentro l’altra, secondo lo schema ABBA.
- Rima incatenata: le terzine sono legate dalla rima, con lo schema ABA CBC DCD…
Nella poesia moderna i versi non sempre sono in rima , ma sono indipendenti l’uno dall’altro , si parla di versi sciolti.
Inoltre, ci sono le rime imperfette cioè la quasi-rima, la rimalmezzo e la rima identica.
La quasi rima è formata da parole in cui le parti finali sono simili ma non uguali: le parole sono legate da assonanza o consonanza.
La rimalmezzo si ha quando due parole fanno rima, ma una è posta alla fine di un verso e l’altra nel mezzo di un verso successivo.
La rima identica si ha quando le parole scelte per fare rima sono le stesse.
Le sillabe poetiche
Le sillabe poetiche non corrispondono alle sillabe grammaticali.
Per contare le sillabe poetiche dobbiamo usare l’orecchio, quello che importa è il numero di emissioni di voce presenti in un verso.
Le regole importanti per contare le sillabe poetiche sono:
- dopo l’ultimo accento tonico si aggiunge una sola sillaba (sineresi).
- due vocali all’interno di una parola vengono considerate sdoppiate e contano come due sillabe metriche convenzionalmente(dieresi). Essa convenzionalmente è segnalata da due punti sulla prima vocale interessata.
- in presenza di una sinalefe si conta una sola sillaba, questo perchè si pronunciano con un solo tutto d’un fiato: ad esempio, quando una parola finisce con una vocale e quella successiva inizia per vocale, la nostra voce la pronuncia come un’unica sillaba e si ha una sinalefe. Quando però, la vocale che si trova in fine della parola è accentata, le due vocali non si uniscono .