La Prima Guerra Mondiale fu subito definita una “guerra totale” in quanto si estese a tutto il pianeta ma impegnò anche qualsiasi settore di ogni Paese. Infatti si moltiplicarono le industrie che producevano armi, mezzi di trasporto, navi da guerra ecc. Furono introdotte le prime armi chimiche come gas tossici e asfissianti.
Dal punto di vista economico la leva obbligatoria portò verso il fronte operai e contadini che nelle loro attività lavorative furono sostituiti dalle donne.
Essendo questa una guerra lunga e sanguinosa i Paesi che avrebbero avuto la meglio erano quelli che erano capaci di mobilitare una grande quantità di soldati e con una grande disponibilità economica per mantenere i soldati al fronte e per produrre armi.
La vita non solo dei soldati era dura ma anche la vita quotidiana di coloro che non partecipavano attivamente alla guerra divenne molto difficile. Infatti gli alti costi della guerra imponevano ai Paesi una riduzione dei consumi della popolazione per sostenere i soldati, fu quindi introdotto il razionamento dei generi alimentari, infatti carne, zucchero e caffè sparirono dal mercato.
Oltre al razionamento vi furono problemi perchè per esempio la marina inglese attuò un blocco navale per la Germania che non potevano più importare dall’estero. I tedeschi come reazione a questo blocco cominciarono una guerra sottomarina colpendo tutte le navi che commerciavano con la Francia e la Gran Bretagna, a volte furono colpite anche navi con passeggeri come la nave inglese Lusitania dove persero la vita più di mille persone.
Programma di Storia di terza media