La respirazione polmonare è detta anche esterna e permette gli scambi di gas con l’esterno del nostro corpo, avviene in due fasi: l’inspirazione e l’espirazione.
L’ inspirazione consiste nell’entrata di aria nei polmoni, per avvenire ciò si contraggono i muscoli intercostali e del diaframma e quindi il torace si allarga, creando una depressione che richiama l’aria nei polmoni.
L’espirazione è l’espulsione di aria dai pomoni, per avvenire i muscoli intercostali e il diaframma si rilassano e quindi il torace si restringe e ciò spinge i polmoni a svuotarsi.
Queste fasi sono possibili grazie ai muscoli intercostali e al diaframma poichè i polmoni sono elastici ma non hanno tessuto muscolare.
Possiamo dire che l’atto respiratorio è l’insieme dell’inspirazione e dell’espirazione e di una breve pausa prima che cominci un nuovo atto respiratorio.
In genere compiamo dai 10 ai 16 atti respiratori al minuto, che possono salire fino a 70 durante uno sforzo.
La respirazione è un atto involontario, infatti respiriamo anche durante il sonno. La frequenza degli atti respiratori è controllata da un centro respiratorio, cioè un insieme di cellule nervose che regolano l’attività dei muscoli respiratori e che si trovano nel midollo allungato.
L’attività del centro respiratorio è influenzata dalla quantità di anidride carbonica presente nel sangue: se il livello è alto la frequenza respiratoria aumenta, diminuisce se è basso. Infatti, quando corriamo è proprio il centro respiratorio, a causa della grande presenza di anidride carbonica nel sangue , a far aumentare la frequenza respiratoria.
Il trasporto dell’ossigeno dai polmoni ai tessuti viene svolto dai globuli rossi grazie all’emoglobina. Quest’ultima si lega all’ossigeno trasformandosi in ossiemoglobina.
Il trasporto dell’anidride carbonica dai tessuti ai polmoni, invece, può avvenire in due modi: una parte viene trasportata dai globuli rossi sotto forma di carbodiossiemoglobina, l’altra parte viene trasportata disciolta nell’acqua dei globuli rossi, o nel plasma.
Comunque entrambe gli scambi, sia dell’ossigeno dall’alveolo al sangue che dell’anidride carbonica dal sangue agli alveoli, avvengono per diffusione. Infatti, la parete degli alveoli e dei capillari è molto sottile ed è permeabile ai gas, quindi l’ossigeno e l’anidride carbonica si spostano in modo spontaneo, passando dalla parte più concentrata a quella meno concentrata.