Se immergiamo una cannuccia in un bicchiere pieno d’acqua, essa ci apparirà spezzata , oppure le gambe di un nostro amico immerse in acqua ci sembreranno più corte e deformate. Tutto ciò è dovuto ad un fenomeno chiamato rifrazione.
Si chiama rifrazione il fenomeno ottico per cui la luce cambia direzione quando passa da un mezzo trasparente a un altro mezzo sempre trasparente, ma di diversa densità.
Il raggio che viaggia nel primo mezzo, per esempio nell’aria si chiama raggio incidente, mentre quello che viaggia nel secondo mezzo, per esempio l’acqua si chiama raggio rifratto.
L’angolo che il raggio incidente forma con la perpendicolare alla superficie di separazione fra i due mezzi viene detto angolo di incidenza, mentre l’angolo che il raggio rifratto forma con la stessa perpendicolare prende il nome di angolo di rifrazione.
Questi due angoli non sono uguali e la loro differenza è in relazione alla densità dei due mezzi attraversati.
La rifrazione dipende dalla natura dei corpi trasparenti attraversati dalla luce.
Se il raggio passa da un mezzo meno denso a uno più denso (come, per esempio, dall’aria al vetro) esso si avvicina alla perpendicolare, quindi l’angolo di rifrazione è minore dell’angolo d’incidenza. Al contrario se il raggio luminoso passa da un mezzo più denso a uno meno denso (per esempio dall’acqua all’aria) avviene l’inverso: esso si allontana dalla perpendicolare e l’angolo di rifrazione è maggiore dell’angolo d’incidenza.