Prima dell’anno mille c’era molta paura e superstizioni che con l’avvento del nuovo millennio ci fosse la fine del mondo.
L’anno mille arrivò, ma non fu disastroso come si aspettavano, anzi le condizioni di vita cominciarono a migliorare. Le continue invasioni cessarono, le epidemie diminuirono e di conseguenza la popolazione europea aumentò, grazie anche al miglioramento del clima.
Un chiaro aumento dell’aumento della popolazione fu l’aumento delle terre coltivate. Furono abbattute foreste e bonificate nuove terre.
Ovviamente con la crescita della popolazione aumentò anche la richiesta di cibo. Quindi lo scopo oltre ad aumentare le terre da coltivare era quello di aumentare la produttività dei campi. Come prima cosa fu introdotta la rotazione triennale, mentre fino a quel momento era diffusa la rotazione biennale. Con questa nuova forma di rotazione i campi venivano divisi in tre parti , la prima parte era coltivata a cereali, la seconda a legumi e la terza a maggese, cioè era lasciata a riposo. Questo metodo permetteva di lasciare improduttivo solo un terzo del terreno garantendo così un notevole incremento della produttività e poi la terra si rigenerava più in fretta.
L’agricoltura fece un grande passo avanti grazie anche alle tante innovazioni come l’uso dell‘aratro pesante, per i terreni più duri; l’uso di collari rigidi per i cavalli in modo da sfruttare meglio la loro forza; l’uso di mulini ad acqua che usavano la corrente dei fiumi per azionare le macine ecc.
La crescita demografica portò gli spostamenti dei contadini che andavano alla ricerca di nuove terre da coltivare, creando nuovi villaggi, spesso vicino a un fiume o a una via di comunicazione. Inoltre i signori feudali cercavano uomini per bonificare o disboscare, quindi offrivano in cambio di tale lavoro condizioni favorevoli, in questo modo molte famiglie di poveri contadini riuscirono ad ottenere un pezzo di terra da coltivare, trasformandosi in coloni.
Con l’aumento della produttività dei campi, la merce che si produceva che non veniva consumata perchè in eccesso veniva venduta in fiere o in piccoli mercati. Così pian piano l’economia chiusa della curtes si stava trasformando in un’economia di scambio.