La società di massa nacque nei paesi economicamente più avanzati proprio nello stesso periodo che gli storici chiamano Belle Epoque. Tutte le invenzioni che avevano caratterizzato questo periodo permisero di abbassare i costi di produzione e dei beni e ovviamente anche i prezzi di vendita. Tutto ciò portò ad un numero maggiore di persone a poter acquistare merci che in passato non avrebbero potuto permettersi.

Le persone non acquistavano solo merci di prima necessità ma anche beni non necessari detti durevoli come la bicicletta, la macchina fotografica ecc.

Le condizioni di vita quindi migliorarono e ciò portò ad un grande aumento demografico. Prima del 1870 la maggior parte delle persone abitava e lavorava in campagna ma grazie allo sviluppo delle industrie furono moltissime le persone che si trasferirono in città per lavorare nelle fabbriche. Ciò portò alla formazione di grandi centri urbani che prendono il nome di metropoli.

Migliorarono i trasporti pubblici visto che le persone che si dovevano spostare da un posto all’altro erano tante, in molti paesi nacquero le linee metropolitane.

I contadini che erano giunti in città erano indotti a condurre uno stile di vita diverso da quello che conducevano in campagna. Quindi potevano permettersi di acquistare beni che prima non potevano, stava appunto nascendo la società dei consumi.

In questo periodo un ruolo influente lo ebbe la pubblicità che portava le persone a scegliere quel prodotto invece di un altro e a fargli pensare che quell’oggetto fosse indispensabile per la loro vita. Quindi la pubblicità aveva come scopo di determinare una certa pressione sulle persone che nonostante non avessero i mezzi cercavano a tutti i costi di acquistare ciò che avevano visto in pubblicità.

Questo tipo di società fu caratterizzata da lotte per ottenere condizioni lavorative più umane, furono molte le persone che ottennero un ruolo più attivo nella vita politica.

I movimenti sindacali per tutelare i lavoratori si rafforzano facendo approvare leggi importanti per migliorare le condizioni lavorative. In alcuni paesi la durata della giornata di lavoro fu fissata a 10 ore e in seguito a 8 ore con 6 giorni di lavoro Furono stabiliti salari più alti e furono introdotte le prime norme per la tutela ella salute del lavoratore.

Tutte le conquiste raggiunte in questo periodo riguardavano solo gli uomini, le donne rimanevano escluse anche dal voto. Esse ricevevano salari più bassi e vivevano ancora condizioni di ingiustizia e discriminazione. Tutto ciò portò alla nascita di movimenti per l’emancipazione femminile, famoso fu il movimento delle suffragette, donne che sfilavano con cartelli che richiedevano il diritto al voto, comportamenti considerati scandalosi dalla società di quel tempo.

Solo dal 1900 in poi si videro dei passi avanti per le donne infatti alle olimpiadi di Parigi gareggiarono per la prima volta anche delle donne.

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