A volte, in laboratorio può capitare di dover determinare la concentrazione , chiamata anche titolo, di una soluzione. Questa operazione si chiama titolazione.
Effettuare una titolazione significa fare una reazione di neutralizzazione tra una soluzione di cui non si conosce la concentrazione e una soluzione a concentrazione nota.
Se la soluzione è acida , per raggiungere la neutralità bisogna aggiungere una massa equivalente di ioni , se la soluzione fosse acida, bisogna aggiungere una massa equivalente di ioni .
Per essere sicuri di aver raggiunto la neutralità, quindi di aver raggiunto un pH= 7, si usa un indicatore che cambia colore quando raggiunge la forma ionizzata.
Per procedere , per esempio con la titolazione di una soluzione contenente HCl , di cui non conosciamo la concentrazione.
Si prepara una soluzione di cui si conosce la concentrazione di idrossido di sodio NaOH. Tale soluzione basica la si pone in una buretta , cioè un tubo graduato chiuso da un rubinetto. Tale buretta la si fissa al di sopra della beuta che contiene la soluzione acida da titolare, a cui è stato aggiunto un indicatore. Si apre il rubinetto della buretta e si fa scendere, goccia a goccia, la soluzione basica fin quando non si nota un cambiamento di colore della soluzione.
Il cambiamento di colore della soluzione corrisponde al punto di viraggio dell’indicatore, cioè al punto di equivalenza della soluzione, dove la soluzione sarà diventata neutra.
Dal volume del titolante usato si risale alla concentrazione incognita della soluzione di acido.
Se dopo la neutralizzazione si continuasse ad aggiungere la soluzione con idrossido di sodio, la soluzione diventa basica, portando quindi ad un aumento del pH.