Il nome (o sostantivo) è la parte variabile del discorso che serve ad indicare tutto ciò che esiste nella realtà (persone, animali, cose, luoghi, azioni) e nella nostra mente (sentimenti, idee, concetti).
Il nome, o sostantivo, quindi è la parola base utilizzata per indicare persone, animali, cose, ma anche idee ed emozioni (felicitá , tristezza, simpatia…).
Il nome è una delle nove parti del discorso che compongono la lingua italiana. Infatti, il nostro modo di esprimersi si basa su nove tipi di parole che combinandosi tra loro ci permettono di formulare frasi o discorsi..
Un nome è facile da riconoscerlo quando si riferisce a persona, animale o cosa perchè è possibile rappresentarlo con un disegno.
esempio: Il mare è agitato e i pesci nuotano felici tra le onde e giocano felici.
Si può dire che nel mondo della grammatica si definisce cosa tutto ciò che è inanimato , ma con cui possiamo entrare in contatto attraverso i nostri cinque sensi e perciò vedere, sentire, annusare, toccare, gustare. Quindi possiamo dire che oltre a bicicletta, palazzo, albero, tazza … Sono nomi di cosa anche buio, profumo, puzza, odore, grida, morbidezza, giorno, ora, geografia, storia, tennis, corsa ecc.
L’ultima parte del nome è quella che fa la differenza, infatti, mentre la prima parte che si chiama radice rimane invariata, la parte finale che si chiama desinenza si modifica e crea delle differenze di:
- genere ( maschile o femminile);
- numero (singolare o plurale).
Quindi possiamo dire che: la radice classifica il nome ( persona , animale o cosa) e gli attribuisce un significato (cane non è gatto).
La desinenza fornisce informazioni circa il genere è il numero.
I nomi possono essere distinti in:
- concreti ( bambino, aereo…) o astratti ( amore, nostalgia…)
- propri ( Mario, Federica…) o comuni ( animali, bambini…)
- individuali ( uccelli, pesci… ) o collettivi (stormo, branco…)