L’America latina aveva ottenuto l’indipendenza nell’Ottocento, però rientrava nella sfera di influenza degli Stati Uniti che avevano molti interessi economici verso di loro. Infatti l’economia dell’America Latina si basava sull’agricoltura con un’industria arretrata. Quindi era una grande esportatrice di materie prime ma importava prodotti industriali dagli Stati Uniti. Nel corso del Novecento quest’ultimi investirono nei paesi latino-americani sfruttando le loro risorse e portando a guadagni vantaggiosi per loro ma non per i paesi produttori e quindi rallentando lo sviluppo industriale e di conseguenza anche del benessere delle popolazioni locali. Tutto ciò rese il Sudamerica un continente povero con molti quartieri dove la miseria era dominante.
Gli Stati Uniti per timore che nei Pesi latini si instaurassero regimi comunisti cominciarono ad appoggiare e tollerare il diffondersi di regimi autoritari e antidemocratici. Infatti in Brasile si instaurò prima il regime autoritario di Vargas, (dagli anni trenta agli anni cinquanta) poi in seguito si instaurarono dittature militari che hanno mantenuto il controllo fino al 1984; in Argentina salì al potere prima Peron (dal 1946 al 1955) che instaurò un governo autoritario e nazionalista , dopo ci fu un periodo di forte instabilità fino a quando nel 1976 salì al potere un governo militare con a capo Rafael Videla che creò una dittatura feroce e oppressiva come anche molti dei suoi successori. Solo nei primi anni Ottanta in Argentina si è instaurato un regime democratico quando fu eletto Raul Alfonsin.
Su altri Paesi gli Stati Uniti cercarono di mantenere anche un controllo di tipo politico, si verificò la situazione paradossale dove un governo democratico sosteneva regimi impopolari o dittatoriali come quello di Somoza in Nicaragua e quello di Batista a Cuba che fu rovesciato nel 1959 da Castro.
Gli Stati Uniti appoggiavano queste dittature portando come motivazione il fatto che volessero evitare che si instaurassero regimi comunisti, ma oltre a ciò vi era un altro motivo non esplicitato e cioè l’interesse economico ; infatti appena uno Stato, come accadde a Cuba durante la rivoluzione del 1959, si proponeva di fare una riforma economica che avrebbe causato perdita di profitti, allora a quel punto c”era l’intervento Americano.
Una delle dittature più crudeli si instaurò in Cile. Dal 1970 questo Paese era guidato dal socialista Salvador Allende il quale portò avanti importanti riforme economiche. Cercò di distribuire le terre ai contadini , togliendole ai grandi latifondisti, in modo che venissero favorite le piccole aziende agricole, aiutate poi anche dallo Stato. Cercò di nazionalizzare le miniere di rame sottraendo il controllo alle multinazionali. Furono organizzati scioperi e boicottaggi visto che latifondisti, proprietari delle multinazionali e di conseguenza il governo americano erano contro l’approccio di Allende. Tutto ciò portò al colpo di stato di Augusto Pinochet l’11 settembre del 1973, svolto con l’aiuto degli Stati Uniti. Nello stesso giorno Allende fu assassinato e migliaia di oppositori furono torturati e uccisi. La sua fu una terribile dittatura. Pinochet abolì abolì tutte le riforme attuate dal governo precedente e mantenne il potere fino al 1989. Lo stesso dittatore nel 1998 fu accusato di crimini contro l’umanità.
Programma di Storia di terza media