Il 1848 fu un anno di svolta in quanto si avviò un nuovo periodo storico , ovvero quello segnato da una serie di rivoluzioni capeggiate dalla borghesia liberale e con l’ appoggio del popolo.
Le prime rivolte si ebbero in Francia, il paese stava attraversando un difficile periodo economico e inoltre vi era un malcontento generale nei confronti del re Luigi Filippo d’ Orléans poiché non aveva attuato le riforme promesse, la scintilla che fece scoppiare la rivolta avvenne quando il re proibì le riunioni che avvenivano nelle trattorie per discutere dei problemi governativi.
Il 22 febbraio 1848 e per i tre giorni successivi vi furono una serie di rivolte che portarono il re alla fuga, si formò un governo provvisorio che proclamò una seconda repubblica, vennero stabilite una serie di riforme :
– Fu concesso il suffragio universale maschile.
- Fu abolita la schiavitù nelle colonie.
- Fu abolita la pena di morte per i reati politici.
- Fu ridotta a dieci ore la giornata lavorativa.
- Fu concessa la libertà di stampa.
Queste riforme preoccuparono la borghesia e soprattutto i proprietari terrieri che temevano l’ abolizione della proprietà privata, così nelle successive elezioni fu votata un’ Assemblea costituente guidata da forze moderate e conservatrici.
Fu abolita la legge della riduzione delle ore di lavoro e mandati via dal governo i ministri di orientamento socialista.
A queste nuove regole ci fu l’opposizione della classe operaia che provocò sanguinosi combattimenti, venne quindi formata una nuova Costituzione che aveva un proprio presidente della repubblica, fu scelto il nipote di Napoleone I, Luigi Napoleone Bonaparte.
Oltre a Parigi le rivolte si diffusero in tutta l’ Europa, in Germania , in Prussia dove fu reclamata e si ottenne una Costituzione , a Vienna le rivolte misero in fuga il primo ministro Metternich e l’ imperatore Ferdinando I dovette concedere una Costituzione.
Il 1848 in Itali arrivò e portò ai moti del 48. L’Italia si presentava come un paese frammentato politicamente, a Venezia la notizia della fuga del primo ministro da Vienna portò ad una serie di rivolte che si conclusero con la cacciata degli austriaci e la nascita della Repubblica di San Marco, a Roma il nuovo pontefice Pio IX aveva liberato numerosi detenuti politici e concesse , se pur limitata, la libertà di stampa, in Toscana il granduca Leopoldo aveva concesso varie riforme.
In Sicilia da quando vi era stata con il congresso di Vienna l’unione al regno di Napoli, le tasse erano aumentate e vi era un generale malcontento ,ci fu una rivolta a Palermo con la cacciata delle truppe borboniche e seguì la concessione di una Costituzione.
A Milano la rivolta , guidata da Carlo Cattaneo, durò cinque giorni, infatti vennero chiamate ”le cinque giornate di Milano”, le truppe austriache furono cacciate e guidate dal generale Radetzky, si ritirarono in una posizione strategica chiamato quadrilatero , cioè tra le quattro città fortezze di Peschiera, Legnano , Verona e Mantova, nel frattempo a Milano si formò un governo provvisorio.
Il 1848 venne chiamato la primavera dei popoli, perché fu il popolo il vero protagonista delle rivolte, in quanto aveva ormai preso coscienza della propria forza e soprattutto dei propri diritti .
Programma storia di seconda media