Le risorse naturali vengono classificate in tre gruppi: risorse metallifere (rame, zinco, piombo…); risorse energetiche (petrolio, carbone e gas naturali; energie alternative…); risorse non metallifere e rocce industriali (materiali da costruzione, acqua e suoli).
Le fonti di energia non rinnovabili
Le fonti energetiche si dividono in fonti non rinnovabili, destinate prima o poi ad esaurirsi, e fonti rinnovabili, che non si esauriscono.
Tra le fonti di energia non rinnovabili, le più utilizzate sono i combustibili fossili. Si tratta di sostanze che si sono formate nel corso di milioni di anni dalla decomposizione dei resti di animali e di vegetali.
Si trovano in grandi giacimenti sotterranei. I combustibili fossili forniscono i tre quarti dell’energia prodotta nel mondo e sono il petrolio, il gas naturale e il carbone.
Dal petrolio si ricava in forma liquida la benzina, il gasolio e il cherosene; in forma solida troviamo i bitumi, usati come asfalto. Da questi derivati si producono le plastiche, le gomme, insetticidi ecc.
L’uso di queste fonti presenta alcuni problemi: la loro disponibilità non è infinita, e dalla loro combustione si producono e propagano nell’aria anidride carbonica e altre sostanze tossiche.
L’energia nucleare
Un’altra fonte di energia non rinnovabile è l‘uranio. L’energia nucleare ricavata dalla rottura del nucleo di un atomo di uranio (fissione nucleare) è prodotta in centrali atomiche.
L’Italia ha rinunciato allo sfruttamento dell’energia nucleare. Essa infatti presenta due grossi problemi; lo smaltimento dei rifiuti radioattivi, che sono molto pericolosi, e i gravi incidenti che possono avvenire.
Le fonti di energia rinnovabile
Fonti rinnovabili di energia sono la luce del Sole (da cui si ottiene l‘energia solare), il vento (energia eolica), il calore interno della Terra (energie geotermica), le onde marine (energia marina), e la caduta delle acque (energia idroelettrica). Tali fonti di energia rinnovabili sono dette anche energie pulite perchè non inquinano.
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