Ne continente europeo le pianure hanno un’estensione maggiore rispetto a quella dei rilievi e si concentrano soprattutto nel Centro-nord e nelle aree orientali. Anche le pianure possono essere suddivise in base alla loro collocazione geografica in pianure settentrionali, centrali e meridionali.
Le pianure settentrionali, la loro superficie coincide con le terre che circondano il Mar Glaciale Artico, queste sono terre per lo più non coltivabili, in quanto sono ghiacciate per quasi tutto l’anno. Infatti, in queste zone il terreno è quasi sempre coperto da uno strato gelato chiamato permafrost. Temperature superiori allo 0° C si hanno solo durante pochissime settimane d’estate. In questo periodo il permafrost sgela nella parte più superficiale , formando immense paludi. L’unica vegetazione che riesce a crescere sono muschi e licheni.
Le pianure centrali sono le più estese e sono quelle più antiche che si trovano nell’Europa centrale e sono state modellate dall’erosione glaciale. Ricordiamo in questi luoghi il Bassopiano Sarmatico, lo Scudo Baltico, il Bassopiano Germanico, lo Jutland, il Bassopiano Francese; tutti questi formano un’unica distesa che va dagli Urali fino all’Oceano Atlantico. Il Bassopiano germanico e quello francese sono territori molto adatti all’insediamento dell’uomo in quanto le loro terre sono molto fertili e facili da coltivare, inoltre sono dotati di numerosi corsi d’acqua adatti alla navigazione.
Le pianure meridionali sono le più piccole e frammentate, a causa anche della massiccia presenza di rilievi. Tra le pianure più importanti ricordiamo la Pianura Padana, la Pianura Ungherese e la Valacchia.
Particolar pianure sono quelle dei Paesi Bassi, in quanto per difendere i terreni dall’erosione del mare , gli abitanti hanno costruito dighe e prosciugato le zone umide, ciò ha portato a ricavare delle pianure coltivabili dalle terre sommerse. Tale pianure si chiamano polder.
Programma di geografia seconda media