Le proprietà colligative di una soluzione sono proprietà fisiche che dipendono solo dal numero di particelle del soluto e non dalla sua natura chimica.

Le proprietà fisiche di una soluzione sono diverse da quelle del solvente puro, infatti, la presenza del soluto altera le proprietà fisiche del solvente.

Per esempio, le proprietà che dipendono solo dal numero di particelle del soluto e non dalla natura chimica sono quattro. La tensione di vapore di una soluzione è inferiore a quella del solvente puro e quindi la soluzione bolle a temperatura superiore (innalzamento ebullioscopico) a quella del solvente puro. Il soluto, inoltre, abbassa il punto di congelamento della soluzione (abbassamento crioscopico) al di sotto di quello del solvente puro ed è la causa della pressione osmotica di una soluzione.

 

Alcuni composti ionici e molecolari fortemente polari in acqua si dissociano completamente in ioni (i sali solubili, alcune basi dei metalli alcalini e alcalino terrosi e alcuni acidi molto polari). In questi casi per conoscere il numero di particelle di soluto presenti in soluzione, si moltiplica il numero di moli del soluto per un fattore, detto coefficiente di van’t Hoff (i)

Per esempio se consideriamo una soluzione di idrossido di sodio il valore del coefficiente i è uguale a 2 perchè NaOH si dissocia in due ioni, invece il cloruro di calcio si dissocia in 3 ioni, quindi i = 3.

NaOH →equazione(2 ioni)

equazioneequazione(3 ioni)

Quindi nella prima soluzione il numero di particelle risulta essere il doppio rispetto al numero di moli del soluto, invece, nella seconda le particelle sono il triplo.

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