I liquidi poichè rispetto ai solidi hanno molecole molto mobili, le loro proprietà sono difficili da prevedere, però molte di esse dipendono dalle forze intermolecolari che agiscono all’interno del liquido.

Vediamo alcune proprietà come :

La tensione superficiale, una molecola all’interno di un liquido è completamente circondata da altre molecole ed è attratta da ciascuna di esse. Le molecole che si trovano sulla superficie del liquido, sono attratte solo dal liquido sottostante e da quello laterale. Si può dire che il liquido venga attratto verso l’interno e la tensione superficiale è proprio l’attitudine delle molecole della superficie di un liquido a lasciarsi attrarre verso l’interno.

Questa forza fa sì che la superficie del liquido assuma una forma sferica poichè la sfera a parità di volume è il solido geometrico con minor superficie e quindi poichè le gocce di liquido sono attratte verso l’interno tendono ad occupare la minor superficie.

La tensione superficiale aumenta con l’intensità delle forze intermolecolari e diminuisce all’aumentare della temperatura perchè l’agitazione termica delle molecole allenta i legami che agiscono tra esse.

Inoltre, la tensione superficiale può essere diminuita aggiungendo delle sostanze chiamate tensioattivi.

 

La capillarità, immergendo in un liquido come l’acqua o il mercurio un sottile tubicino di vetro(capillare) si può osservare che il liquido risale all’interno del tubo e raggiunge un’altezza tanto maggiore quanto è minore il diametro del capillare, inoltre si nota che la superficie libera nel capillare tende ad assumere una forma curva, chiamata menisco, che può essere concavo o convesso.

Anche per la capillarità come per la tensione superficiale intervengono le forze intermolecolari. Infatti, il liquido che viene a contatto con il vetro stabilisce con esso delle forze, dette di adesione, e quelle di coesione che tengono unite le varie molecole di liquido.

Se le forze di adesione prevalgono su quelle di coesione , come nel caso dell’acqua, si ha un innalzamento del liquido all’interno del capillare e si dice che il liquido bagna il solido, al contrario de quelle di coesione sono più forti di quelle di adesione, come per il mercurio, si ha un abbassamento del liquido all’interno del tubicino e si dice che il liquido non bagna il solido.

Tutto ciò lo si può capire osservando la superficie libera del liquido nel capillare, se si forma un menisco concavo allora vuol dire che il liquido bagna le pareti del capillare, se è convesso significa il contrario.

Proprio per capillarità risale l’acqua dalle radici fino agli apici delle piante.

La tensione di vapore, è la pressione esercitata dalle molecole che evaporano da un liquido, in un recipiente chiuso, quando la velocità di evaporazione e di condensazione si eguagliano. Quindi tale proprietà esprime la tendenza di un liquido a passare allo stato gassoso. Essa cresce con l’aumentare della temperatura.

Le molecole di liquido come ben sappiamo si muovono e quando la loro velocità aumenta può capitare che esse si urtino in modo tale da provocare un enorme aumento di energia cinetica; se sono vicini alla superficie, possono sfuggire dal liquido ed esercitare un a pressione sull’interno del recipiente.

Ovviamente le molecole sfuggiranno più facilmente dal liquido se le forze intermolecolari sono deboli.

La viscosità, è la resistenza che i fluidi oppongono allo scorrimento ed è dovuta alle forze intermolecolari esistenti tra le lamine di fluido.

Essa è una proprietà anche dei gas , essa viene calcolata misurando il tempo che un fluido impiega ad attraversare un tubo di diametro determinato. Ovviamente, più il liquido è viscoso e più tempo impiegherà.

Vedi programma di chimica