A partire dal X secolo, nell’area mediterranea, assunsero sempre più importanza, dal punto di vista economico e politico quattro città: Amalfi, Genova, Pisa e Venezia.

Queste città si erano dedicate al commercio quando l’agricoltura era per tutti l’unica attività commerciale. Riuscirono a liberarsi dal dominio dei bizantini e da quello imperiale diventando dell repubbliche indipendenti, governate da un ricco ceto mercantile. Furono chiamate repubbliche marinare, appunto perchè si resero autonome da imperatori e feudatari.

Erano favorite dalla loro posizione geografica che gli permetteva gli scambi con l’Europa meridionale e avendo mantenuto buoni rapporti anche con i bizantini e con il mondo arabo.

Però bisogna dire che navigare all’epoca era molto rischioso ma divennero di uso comune degli strumenti che facilitavano i viaggi come la bussola, il timone, i portolani cioè delle carte marittime.

 

Amalfi, poco distante da Napoli era la città marinara più antica. I mercanti amalfitani strinsero buoni rapporti con il mondo arabo. Essi misero a punto anche le Tavole Amalfitane cioè il primo codice di navigazione mercantile comparso in Europa. La piccola repubblica però dopo il 1073 conobbe il suo declino poichè la sua flotta fu sconfitta dai Normanni. Con il declino di Amalfi si andavano rafforzando Pisa e Genova che però si scontrarono per il predominio dei commerci. Alla fine ebbe la meglio, nella battaglia della Meloria del 1284, Genova, così si assicurò tutto il controllo sul Mediterraneo.

La rivale dei genovesi poi divenne Venezia, che era chiamata anche Serenissima per il suo grande prestigio. Essa fu la repubblica marinara più importante che si formò quando degli abitanti veneti si rifugiarono nella laguna per scappare dagli Unni. Essa era legata al mondo bizantino ed era governata dal Maggior Consiglio, un’assemblea di nobili e ricchi mercanti, tra questi veniva eletto un doge, che aveva l’autorità come quella di un principe.

Nel 1082 grazie ai vari privilegi dati dall’impero bizantino e da quello carolingio, riuscirono ad aprirsi botteghe anche a Costantinopoli, trasformandosi in una grande potenza commerciale e politica.

I mercanti poi cominciarono ad unirsi in cooperative che presero il nome di compagnie.

La potenza di Venezia aumenterà ancora di più durante le crociate.

 

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