Leconomia è la scienza che studia i processi di produzione, distribuzione e consumo di beni e servizi.

Per produrre i beni l’uomo usa le risorse naturali come i minerali, il suolo, la vegetazione ecc.

L’economia si divide in tre settori.

  1. Il settore primario raccoglie le attività che sfruttano le risorse naturali: l’agricoltura, l’allevamento, la pesca e l’estrazione dei minerali.
  2. Il settore secondario riguarda le attività che producono beni attraverso la trasformazione dei prodotti del settore primario: comprende tutte le attività industriali.
  3. Il settore terziario comprende le attività che non producono beni materiali ma forniscono servizi.

Gli indicatori economici

Per lo studio dell’economia sono necessari dati statistici e alcuni indicatori economici. Il primo è il Pil, ovvero il prodotto interno lordo. Esso dà la misura della ricchezza di uno Stato.

Dal confronto di più anni si può capire se un Paese è in crescita o meno.

Se dividiamo il Pil per il numero di abitanti di uno Stato otteniamo il Pil pro capite, cioè il reddito medio dei suoi abitanti.

Un indicatore che tiene conto non solo degli aspetti economici ma anche sociali è l’Indice di sviluppo umano(Isu). Tale indice è calcolato tenendo conto di diversi fattori: il Pil pro capite, il livello d’istruzione e la speranza di vita.

    

Gli indicatori del lavoro

In un paese non tutti gli abitanti lavorano. La popolazione attiva è quella che è in grado di lavorare. E’ costituita dagli occupati ma anche dai disoccupati cioè che sono in cerca di lavoro.

La popolazione non attiva comprende chi non ha l’età per lavorare e chi è in età di lavoro ma non lo cerca come gli studenti e le casalinghe.

Per capire come funziona il mondo del lavoro in un Paese si tiene conto del tasso di occupazione e di disoccupazione.

Il tasso di occupazione si ottiene dividendo il numero di occupati per il totale della popolazione attiva.

Il tasso di disoccupazione si ottiene dividendo il numero di persone in cerca di lavoro per il totale della popolazione attiva.

In Europa la maggior parte dei lavoratori è occupata nel terziario.

 

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