Tutti gli elementi di un ambiente, viventi (piante e animali) e non viventi (acqua, aria, terreno, luce e calore del Sole), sono in stretto rapporto tra loro.

In un bosco, per esempio, la volpe vive bene se trova topolini di cui nutrirsi; il topolino per vivere ha bisogno di semi di piante; le piante crescono e si sviluppano se hanno acqua a sufficienza, un terreno fertile, la luce e il calore che provengono dal Sole.

L’insieme dei viventi e non viventi che popolano un ambiente e sono in relazione l’uno con l’altro si chiama ecosistema.

Un bosco, un prato, un lago, uno stagno…sono esempi di ecosistemi, ma anche un pezzo di legno marcio, in cui vivono numerosi organismi vegetali e animali, può essere considerato un ecosistema.

La scienza che studia la relazione degli esseri viventi e il loro ambiente si chiama ecologia.

La cosa importante è che l’ecosistema sia sempre in equilibrio e quindi che tutti i viventi che ne fanno parte trovino sempre cibo.

 

Esempio

In un bosco ci sono abbastanza piante per sfamare i conigli; ci sono abbastanza conigli per sfamare le volpi e i decompositori sono sufficienti per decomporre tutti i resti organici dei viventi nel bosco: l’ecosistema è in equilibrio.

Immaginiamo che a causa di una malattia, le volpi muoiano, ovviamente ciò porterà ad un aumento dei conigli, quindi nel giro di poco tempo la vegetazione non sarà sufficiente a sfamare tutti gli erbivori che, dopo non molto tempo, moriranno di fame. In questo caso l’ecosistema non è in equilibrio.

Generalmente dopo un po’ di tempo la situazione torna in equilibrio: la diminuzione degli erbivori permetterà la ricrescita della vegetazione e quindi di essere nuovamente adeguata al numero di consumatori.

 

Vedi programma di scienze della terza elementare

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