Si definisce elisione la caduta, segnalata con l’apostrofo (‘), dell’ultima vocale non accentata di una parola davanti a un’altra che inizia anch’essa con vocale.
L’ELISIONE SI USA
- con gli articoli determinativi lo, la e con le relative preposizioni articolate: l’ombrello, l’edera, dell’America, all’arrivo, sull’aereo;
- con l’articolo indeterminativo una: un’altra, un’amica;
- con alcune locuzioni molto diffuse: senz’altro, d’ora in poi, quand’anche, a quattr’occhi, tutt’al più, d’altronde, d’accordo;
- con l’avverbio e congiunzione come a cui fa seguito il verbo essere: com’era;
- con gli aggettivi bello\a, santo\a seguiti da una parola che inizia per vocale: bell’incontro, bell’idea, sant’Andrea
- con gli aggettivi dimostrativi quello\a, questo\a : quell’incontro, quell’età, quest’uso;
- con le particelle avverbiali ci e vi seguite da voci verbali che iniziano per e : c’è, v’è, c’entra, v’erano;
- con la congiunzione anche quando precede i nomi personali io, egli, esso, essi;
- con i numeri la cui pronuncia inizia per vocale: l’8, l’11;
- per abbreviare l’indicazione degli anni ( gli anni ’90);
- in po’=poco;
- nelle forme dell’imperativo: di’, da’, fa’.
L’ELISIONE NON SI USA:
- con parole che hanno il singolare identico al plurale (l’elisione si usa solo nelle forme singolari): l’ipotesi→le ipotesi;
- con gli articoli, le preposizioni articolate e gli aggettivi seguiti da una parola che inizia con i, y, j più vocale: lo ionio, uno jeti, la juventus, della iella, quella iena;
- con gli aggettivi dimostrativi al plurale: questi orologi, quelle eccezioni;
- con l’aggettivi qual e tal: qual era, tal amore;
- con gli avverbi finora, sinora, tuttora;
- con la particella ci, quando precede una parola che inizia con a,o,u e ha: ci andiamo, ci obbliga, ci unisce, ci hanno;
- con la preposizione da: da Atene, da amico è consentito in d’ora in poi, d’altronde, d’accordo, d’altra parte;
- con l’aggettivo buon davanti ai nomi maschili, anche se cominciano per vocale: buon anno, buon anniversario ( perchè è un troncamento);
- con i pronomi personali le,li : le avvisisiamo, li interroghiamo.
Un consiglio su quando si deve terminare una riga con la parola con l’apostrofo, la scelta più opportuna è quella di andare a capo alla sillaba che precede l’elisione. Per esempio nell’orto→nel-l’orto oppure nell’or-to.
Ecco alcuni esempi:
- Và al tuo postoe fa’ il compito! (sono le seconde persone dei rispettivi imperativi)
- Carlo sta dormendo un po’.
- Da’ retta alla mamma!
- Oggi Martina va ai giardino con Luca. (in questo caso va è la 3° persona del presente indicativo)