All’inizio del’ Ottocento il commercio degli schiavi era molto vantaggioso per i Paesi che lo praticavano ma nel 1833 gli inglesi imposero il divieto quindi le potenze cercarono un’alternativa che garantisse vantaggi simili a quello degli schiavi, ma in Africa fu facile trovarla perchè c’era oro, avorio, caucciù ecc. in abbondanza.
L’Africa fu il continente più interessato dalle politiche imperialistiche che procedettero in modo molto rapido negli ultimi decenni del 1800 grazie anche all’apertura del canale di Suez che permetteva di passare dal Mediterraneo all’Oceano Indiano senza più circumnavigare l’Africa.
La prima nazione a passare sotto il controllo delle potenze europee e con la precisione Francia, Gran Bretagna e Germania fu l’Egitto perchè non era stato in grado di pagare i debiti per la costruzione del canale. Quindi rimase indipendente ma sotto il loro controllo; la sua popolazione si ribellò ma l’esercito inglese represse qualsiasi resistenza. Da qui cominciò la corsa alle colonie.
Oltre all’Inghilterra anche la Francia conquistò l’Algeria. Quindi tutta questa corsa faceva crescere il timore di qualche guerra quindi si fece una conferenza a Berlino dove non si presero decisioni particolari ma si ufficializzò semplicemente questa colonizzazione.
L’occupazione dell’Africa avvenne in tempi brevi perchè, non è che i popoli del luogo non si ribellassero ma non avevano la capacità militare per sostenere gli europei.
Anche l’Italia voleva affermarsi come grande potenza quindi prima occupò l’Eritrea e poi cercò di impossessarsi dell’Etiopia ma senza successo, subendo una grave sconfitta ad Adua nel 1896.
Tutte queste occupazioni portarono la diffusione della lingua francese ed inglese.
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