L’atmosfera viene sempre più inquinata dalle attività umane. Le principali cause d’inquinamento sono le emissioni delle industrie, che usano come combustibile petrolio, carbone e gas naturale, e quelle degli autoveicoli, delle navi e degli aerei che usano carburanti derivati dal petrolio.

Nella seconda metà del Novecento, l’Europa è stata pesantemente colpita dal fenomeno delle piogge acide, il cui principale inquinante è l’acido solforico, che viene immesso nell’atmosfera dalle industrie e dagli autoveicoli.

Le piogge acide hanno danneggiato oltre un terzo delle foreste europee e hanno provocato la riduzione o la scomparsa di molte specie animali e vegetali, hanno anche danneggiato molti monumenti.

Un’altra conseguenza delle emissioni d’industrie, impianti di riscaldamento e autoveicoli è l’inquinamento dell’aria, soprattutto nelle città. Le emissioni generano, tra l’altro smog invernale (insieme di nebbia e fumo) e smog fotochimico, provocato da un insieme di gas che in estate reagiscono con l’aria alla presenza della luce solare. Queste e altre forme d’inquinamento provocano difficoltà respiratorie.

    

Nell’Unione europea grazie all’uso di sistemi di depurazione, le emissioni di gas che provocano le piogge acide sono quasi dimezzate, lo smog invernale è stato fortemente ridotto, ma non lo smog fotochimico.

Il traffico contribuisce a inquinare l’aria delle città in diversi modi. Le emissioni di autoveicoli e motoveicoli , pur essendo oggi meno inquinanti, contengono ancora sostanze molto pericolose. come il benzene.

Pericolosi per la salute e l’ambiente sono anche il biossido di azoto e altri gas contenuti nelle emissioni di auto e motoveicoli. Si aggiungono a questi inquinanti le polveri sottili che oggi costituiscono la principale minaccia per la salute degli abitanti delle città.

Le polveri sottili sono minuscole particelle sospese nell’aria, non visibili all’occhio umano, tali particelle contengono migliaia di sostanze chimiche.

Per ridurre in maniera decisiva l’inquinamento da traffico e le sue conseguenze per la salute e per l’ambiente, non è sufficiente utilizzare motori e carburanti meno inquinanti, ma occorre ridurre il numero di veicoli in circolazione utilizzando di più i mezzi pubblici e le biciclette.

 

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