Ludovico Ariosto nacque l’8 settembre del 1474. Era il primo di dieci fratelli e il padre Niccolò comandava la guarnigione militare di Reggio Emilia. Quindi era un uomo di corte, al servizio del duca Ercole I d’Este.
Ludovico a Ferrara intraprese gli studi giuridici, ma ben presto li abbabdonò perchè li aveva scelti solo per compiacere il padre. Cominciò quindi dal 1494 a dedicarsi alla letteratura, la sua grande passione.
Nel 1497 Ludovico fu accolto nella corte estense come intellettuale stipendiato e quindi in quel periodo fece amicizia con Pietro Bembo che frequentava anche lui la corte estense e che lo influenzò verso la poesia in volgare.
Nel 1500 il padre morì prematuramente, quindi Ludovico dovette occuparsi del sostentamento della sua numerosa famiglia, quindi entrò ufficialmente al servizio degli Estensi, pur conservando la propria libertà. Nel 1503 entrò a servizio del potente e capriccioso cardinale Ippolito e cominciò a svolgere numerosi incarichi diplomatici, che lui non apprezzava, che lo portarono a Bologna, Mantova e più volte a Roma.
Per guadagnare di più, come facevano molti letterati a quell’epoca, prese gli ordini minori per poter godere dei benefici ecclesiastici. Proprio in questo stesso periodo scrisse due commedie in volgare “La Cassaria” e “I suppositi“.
Nei suoi viaggi strinse rapporti con molte persone influenti, tra cui tra cui Giovanni de’ Medici che dopo un po’ divenne papa con il nome di Leone X. Ludovico Ariosto a seguito dell’elezione dei Giovanni de’ Medici a papa, si recò a Roma sperando, ma invano, di ottenere un incarico di prestigio presso la curia.
Nonostante il rifiuto, questo per Ludovico fu un periodo felice, infatti la donna che aveva sempre amato, Alessandra Benucci, moglie di un mercante fiorentino, rimase vedova. I due cominciarono a frequentarsi in segreto e si sposarono, sempre di nascosto per non far perdere a Ludovico le rendite ecclesiastiche, nel 1527.
Nel 1516 pubblicò la prima edizione dell’ “Orlando furioso“, formato da 40 canti e che ebbe un successo immediato.
Nel 1517 il cardinale Ippolito fu nominato vescovo di Buda (la parte antica dell’attuale Budapest) e chiese a Ludovico Ariosto di seguirlo, ma lui rifiutò e passò al servizio del duca Alfonso d’Este e per far fronte a problemi economici nel 1522 accettò l’incarico di governatore della Garfagnana, una regione della Toscana da poco di dominio degli Estensi, molto turbolenta e difficile, ma Ludovicò riuscì a governarla con molta abilità.
Nel 1525 rientrò a Ferrara e si dedicò alla revisione dell’ “Orlando furioso” e nel 1532 pubblicò la sua terza e ultima edizione che era formata da 46 canti.