Il Messico è lo stato più importante dell’America centrale, sia per le sue dimensioni, sia per il numero di abitanti. Il territorio è un lungo istmo ed è geologicamente giovane, infatti ci sono oltre 100 vulcani, di cui la metà attivi come il Popocatepztl e il Citlaltepetl.
Il Messico confina a nord con gli Stati Uniti, a sud-est con il Belize e con il Guatemala. Inoltre, si affaccia a est sull’oceano Atlantico e a ovest sull’oceano Pacifico.
Il territorio messicano è in gran parte montuoso, dominato dall’Altopiano Centrale del Messico. Si articola in un corpo centrale e due penisole: la bassa California e lo Yucatan.
La regione centrale comprende l’altopiano della Mesa, ricco di vulcani e chiuso tra due catene di rilievi: la Sierra Madre Occidentale e la Sierra Madre Orientale, che si uniscono nella Sierra Madre del Sud. La vetta più alta del Messico è il Pico de Orizaba e si trova in una regione vulcanica e sismica tra le più pericolose del pianeta.
Sul golfo del Messico e sul mar dei Caraibi vi è una vasta area pianeggiante, la penisola dello Yucatan.
Il fiume principale è il Rio Bravo.
Per quanto riguarda il clima è di tipo tropicale ed è caratterizzato dalla presenza di due stagioni, una secca e una umida.
Il Messico è il terzo Paese più popolato dell’America dopo Stati Uniti e Brasile ed ha una popolazione giovane.
Il Messico è caratterizzato da un costante incremento demografico che si contiene grazie alle continue emigrazioni verso gli Stati Uniti.
La composizione della popolazione è varia, la maggioranza sono meticci, cioè discendenti dalle unioni tra amerindi e colonizzatori europei. Inoltre, ci sono minoranze di amerindi e bianchi e vi è anche una minoranza di cittadini statunitensi che si sono trasferiti in Messico illegalmente.
La lingua nazionale è lo spagnolo e la religione prevalente è quella cattolica.
I terreni messicani sono molto produttivi e le colture più importanti sono i cereali e gli ortaggi. Importanti sono anche gli allevamenti di polli e suini.
Prodotti che vengono esportati sono il caffè, il cacao, la canna da zucchero e le banane.
Però il Paese non riesce a produrre tutto ciò di cui ha bisogno quindi è costretto ad importare prodotti dagli altri paesi.
Per quanto riguarda l’industria quella più sviluppata è la chimica, petrolchimica, tessile, alimentare ecc. Per l’economia messicana è importantissimo il petrolio, infatti il Messico è il maggior produttore dopo gli USA.
Importante è anche il turismo e la telecomunicazione.
La capitale è Città del Messico, si trova nei pressi delle rovine della capitale azteca Tenochtitlan, oggi è una megalopoli fra le più inquinate al mondo a causa del traffico e delle industrie.
Molti abitanti vivono in condizioni disagiate, infatti vivono in baraccopoli.
Altri agglomerati urbani sono Guadalajara, Puebla, Monterrey.
Il Messico è una Repubblica federale composta da 31 stati.
Una delle prime civiltà che si sviluppò in Messico fu quella dei toltechi e degli aztechi. Questi ultimi fondarono Tenochtitlan (attuale Città del Messico). In seguito ci sono stati i maya ma purtroppo la conquista spagnola portò alla scomparsa di queste civiltà.
Il Messico di oggi è nato nel 1938 dopo varie guerre d’indipendenza e dittature.
Oggi però la società messicana è segnata da un forte divario tra ricchi e poveri e da discriminazioni razziali.
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