Il legno che deve essere lavorato viene ricavato dai boschi artificiali piantati dagli uomini. A seconda della richiesta del mercato si coltivano latifoglie da legno duro, latifoglie da legno tenero, conifere da legno fibroso.
Le aree forestali sono sfruttate dalle aziende forestali. Esse si occupano dell’utilizzazione delle foreste, cioè del taglio degli alberi, ma anche della silvicoltura, cioè il rimboschimento delle zone tagliate. In questo modo si può ricavare il legname in modo continuativo, lasciando inalterato il patrimonio boschivo.
Abbattimento degli alberi
Le foreste create dall’uomo per ricavare il legname sono divise in settori, con molti alberi della stessa età. Il taglio degli alberi è un’operazione veloce: un operaio, in pochi secondi fa un taglio profondo. In un’ora di lavoro abbatte decine di alberi. Nei nostri climi il periodo migliore per i tagli è l’inverno quando l’albero è in letargo e i vasi legnosi contengono meno linfa.
Sramatura e depezzatura
Il tronco abbattuto giace a terra, dove viene liberato dai rami (sramatura).Se si vuole far perdere al legno più umidità si lasciano i rami attaccati al tronco fin quando la chioma non si è avvizzita: la traspirazione delle foglie accelera il fenomeno. Spesso il fusto viene liberato anche della corteccia (scortecciatura) essa avviene subito dopo l’abbattimento per facilitare l’essiccazione e il trasporto. I tronchi possono essere trasportati interi, oppure sono tagliati di traverso in due o tre pezzi(depezzatura).
Trasporto
Nei boschi attraversati da strade i tronchi vengono caricati sui camion e trasportati fino alla segheria. Spesso vengono fatti rotolare lungo il pendio libero da ostacoli; oppure vengono trasferiti con una teleferica fino alla strada. Nei paesi ricchi di fiumi si usa la fluitazione; i tronchi sono gettati nel fiume, riuniti in zattere e abbandonati alla corrente, oppure rimorchiati da un battello fino in segheria.
Se vuoi ascolta l’articolo