Il Senegal confina a nord con la Mauritania e tale confine è segnato dal fiume Senegal, a ovest si affaccia sull’Oceano Atlantico, a sud confina con la Guinea-Bissau e la Guinea e a est con Mali, infine nella parte centro-meridionale il fiume Gambia delimita invece il confine con lo stato omonimo, un territorio che ha la particolarità di essere interamente all’interno del Senegal.
Non ha una enorme estensione ma comunque al suo interno si incontrano climi molto diversi: a nord e all’interno il clima è arido, a sud il clima è caldo-umido e molto piovoso.
La vegetazione comprende quindi grazie alla varietà di climi sia la foresta pluviale che la savana, ma anche una piccola zona di steppa predesertica .
L’unica metropoli è Dakar. La popolazione è formata da vari gruppi etnici, il più numeroso è quello dei wolof.
La lingua ufficiale è il francese perchè nel XVII secolo fu occupata dai francesi, infatti dalle coste del Senegal partivano le navi per effettuare le esplorazioni del continente e per il commercio degli schiavi. La religione più diffusa è l’islam.
Il Senegal si è reso indipendente dalla Francia nel 1960, oggi vi è un sistema politico democratico.
L’economia non è molto sviluppata a causa dei lunghi anni in cui è stata sfruttata dai coloni. Oggi prevale la produzione di arachidi, di cui il Senegal è uno dei primi produttori al mondo. Sicuramente uno dei settori principali dove è occupata la maggior parte della popolazione è la pesca, ma lo sfruttamento eccessivo delle acque sta provocando un forte impoverimento di pesce.
Per quanto riguarda il settore industriale quello più sviluppato è quello manifatturiero. Negli ultimi anni è cresciuto il settore turistico.
In passato il Senegal è stato meta di immigrazione, invece oggi prevale l’emigrazione a causa delle difficoltà economiche che il paese sta affrontando.