Per spiegare la tensione di vapore dobbiamo specificare prima dei concetti.
Quando si parla della temperatura di ebollizione di un liquido bisogna specificare anche la pressione a cui è sottoposto il liquido. Infatti l’acqua distillata la cui temperatura di ebollizione è 100 °C in alta montagna dove la pressione è più bassa bolle a circa 80°C. Per spiegare il motivo per cui avviene ciò dobbiamo prima di tutto fare una distinzione tra evaporazione ed ebollizione.
Per evaporazione si intende quando a seguito del riscaldamento di un liquido, il vapore si formi solo sulla superficie del liquido e il liquido che si trova al di sotto si trova in una situazione di quiete. Invece, con il termine ebollizione si intende quando si formano bolle di vapore in tutto il liquido e quindi tutto è in agitazione.
Adesso immaginiamo di racchiudere dell’acqua distillata a temperatura ambiente, in un contenitore sigillato da cui viene eliminata tutta l’aria. Dalla superficie dell’acqua si libera vapore che esercita una pressione sempre maggiore nel contenitore. Ad un certo punto la pressione rimane costante, cioè il vapore è in equilibrio con il liquido sottostante. A questa pressione si dà il nome di tensione di vapore.
Quindi possiamo definire la tensione di vapore come la pressione che esercita un vapore in equilibrio con il proprio liquido puro.
Essa è tanto maggiore quanto maggiore è la temperatura, questo perchè aumentando la temperatura , aumenta l’energia cinetica media delle particelle che sono in grado di vincere le forze attrattive che le trattengono nel liquido e di passare allo stato di vapore.
La tensione di vapore aumenta in modo esponenziale con l’aumentare della temperatura
I valori di tensione di vapore sono diversi di liquido in liquido. Un liquido con alta tensione di vapore evapora molto facilmente e si dice volatile.
Spiegata la tensione di vapore possiamo anche dire che quando la tensione di vapore eguaglia la pressione atmosferica, le bolle si formano in tutto il liquido e si ha l’ebollizione.