I verbi servili sono quelli che ” servono” altri verbi, accompagnandoli e formando con essi un’entità verbale unica che contribuisce a dare all’espressione un particolare significato.
- Dovere, potere e volere sono i verbi servili più comunemente usati in italiano e aggiungono al significato del verbo che li segue posto all’infinito un’idea di obbligo, possibilità o di volontà.
Noi dobbiamo (possiamo, vogliamo) studiare inglese.
- Altri verbi con funzione servile sono: essere solito, essere capace, essere in grado, sapere, preferire, desiderare ecc.
Noi siamo soliti ( siamo capaci, sappiamo) mangiare da soli;
- Alcuni verbi servili, come avviene per gli ausiliari, possono essere usati con un proprio significato autonomo, come:
Devo molto ai miei genitori;
Il sign. Rossi è un uomo che può molto.
Vorrei un caffè grazie.
- nei tempi composti i verbi servili assumono l’ausiliare del verbo all’infinito che essi accompagnano.
Sono dovuto partire→ partire usa l’ausiliare essere ( sono partito);
Sono potuto ritornare → ritornare usa l’ausiliare essere (sono ritornato);
Ha voluto mangiare → mangiare usa l’ausiliare avere (ho mangiato).
- l’ausiliare avere è d’obbligo quando i verbi servili accompagnano il verbo essere.
Posso essere cortese →Avrei potuto essere cortese.
I verbi servili in analisi grammaticale devono essere analizzati singolarmente, mentre in analisi logica formano un unico predicato con i verbi che accompagnano.